venerdì 17 ottobre 2008

un sit-in per la campagna per la reintroduzione del VOTO di preferenza

l'UDC Pratese organizza un sit-in per la campagna per la reintroduzione del
VOTO di preferenza

SABATO MATTINA 18 OTTOBRE 2008 PIAZZA DUOMO

sarà anche possibile firmare per la petizione europea
Petizione europea per la vita e la dignita' dell'uomo

destinata a raccogliere milioni di firme di cittadini europei che saranno consegnate alle autorità continentali (EuroParlamento, Commissione europea, Consiglio dei ministri Ue, Consiglio d'Europa) ed al Segretario generale dell'Onunel prossimo mese dicembre, quando ricorrerà il sessantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo.Perche' tale Petizione possa avere un peso sull'attiva' degli organismi di governo del Vecchio continente e' necessario che le firme siano tante e che il Popolo della vita che pure, nel silenzio, agisce in tutti i Paesi europei si mobiliti.

In Italia hanno gia' aderto all'iniziativa Scienza&vita e Forum delle associazioni familiari

giovedì 16 ottobre 2008

MOZIONE: Sulla necessità di mantenere e ripristinare nei sistemi elettorali il voto di preferenza

PRATO:
presentata in Consiglio la seguente




MOZIONE:

Sulla necessità di mantenere e ripristinare nei sistemi elettorali il voto di preferenza

RICHIAMATO
il dibattito in merito alla volontà del governo di modificare l’attuale sistema di voto per le elezioni europee, prevedendo un’alta soglia di sbarramento nonché l’eliminazione del voto di preferenza;
RITENUTO
che il sistema di voto con liste bloccate, e con l’elezione in ordine di lista, già sperimentato anche nelle recenti elezioni politiche per la Camera dei Deputati, consegna ai vertici dei partiti il potere pressoché assoluto di predeterminare la scelta della classe dirigente, mortificando e impedendo il diritto dei cittadini a una partecipazione effettiva, e alla possibilità di scelta diretta, dando una spinta all’allontanamento degli elettori dalla politica, aumentandone la disaffezione, così negando il valore della partecipazione democratica;
RITENUTO
altresì che le possibili distorsioni legate ai costi del voto di preferenza possono essere scongiurate con rigorose regole di controllo dei tetti di spesa e sulle norme di comportamento;
RICORDATO
che anche l’attuale sistema elettorale regionale ha privato l’elettore del diritto di scegliere direttamente i propri rappresentanti, prevedendo liste bloccate, senza preferenza
INVITA
il Governo e il Parlamento
a non apportare modifiche al sistema di voto europeo che esproprino i cittadini del diritto di scegliere, con il loro voto di preferenza, i deputati da eleggere, nonché ad evitare che la determinazione di soglie di sbarramento troppo alte, mirate non ad evitare, giustamente, un’eccessiva frammentazione, bensì a favorire unicamente un meccanismo artificiale di bipartitismo;
ad avviare iniziative legislative mirate alla reintroduzione del voto di preferenza per le elezioni politiche, o comunque a garantire all’elettore il diritto-dovere di scegliere il loro rappresentante in parlamento;
il Consiglio Regionale della Toscana
a rivedere la vigente legge elettorale prevedendo il ripristino del voto di preferenza per restituire sostanza alla partecipazione democratica nella scelta dei loro rappresentanti in Consiglio Regionale.
Francesco Querci (segr com Prato)

'Una preferenza per la democrazia'.EUROPEE 2009 l'ABOLIZIONE DELLE PREFERENZE

'Una preferenza per la democrazia'.

Recentemente a Prato, come in altre Province toscane, abbiamo concluso una raccolta firme per reintrodurre il voto di preferenza per le amministrative Regionali, ma le notizie che giungono a livello nazionale marcano un trend nella precisa direzione opposta.
Dopo che la legge regionale toscana, fortemete voluta da Martini (PD) e Verdini (FI), ha sancito la scoparsa delle preferenze dalle regionali, rimaste anche escluse dalle elezioni politiche nazionali (liste bloccate per le politiche 2008), per il prossimo 27 ottobre é prevista l'approvazione montecitorio del testo oggi alla commissione affari istituzionali che sancisce per le EUROPEE 2009 l'ABOLIZIONE DELLE PREFERENZE, oltre allo sbarramento al 5% e l'aumento delle circoscrizioni da 5 a 10.

L'Unione di Centro é convinta che i cittadini, verdi bianchi o rossi, abbiano nella stragrande maggioranza a cuore la possibilità di scelta dei propri candidati anche a prescindere dal concreto esercizio di tale facoltà, in quanto elemento imprescindile di una (moderna) democrazia.
Preferenze che si pongono indispensabili anche per la mancanza di reale democrazia interna ai partiti (per la quale tutti dobbiamo impegnarci ad ogni livello) e per la conncorrente assenza di elezioni primarie atte ad indicare il candidato "prescelto" (minate anch'esse dal "gap" democratico interno ai partiti.
Una libertà di scelta al voto che comunque ricadi su candidati già indicati dalle segreterie e che quindi risulta un bilanciamento di due distinte posizioni, corpo elettorale nel suo complesso e associazioni partitiche.

L'UDC Pratese rinnova dunque il proprio impegno e sostegno a tutte quelle iniziative a difesa del voto di preferenza organizzando Sabato mattina in Piazza Duomo un sit-in su 'Una preferenza per la democrazia'.
Francesco Querci (segretario com. Udc)

mercoledì 30 luglio 2008

30/07/08 si riparte!

«Comincia la battaglia
per le preferenze»

di Francesco Camozza [30 luglio 2008]

Lo ha annunciato il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, conversando a margine della direzione nazionale del partito con i giornalisti: «Avvieremo una sottoscrizione popolare per reintrodurre il sistema delle preferenze nella legge elettorale nazionale. Non c’è, infatti, meccanismo peggiore che pensare ad una classe politica nominata dall’alto». Una battaglia quella di Casini che si affianca a quella promossa dal segretario Lorenzo Cesa che nella sua relazione ha affermato: «Il nostro orizzonte deve essere quello di creare, anche in Italia, un bipolarismo virtuoso, dove i governi poggino su coalizioni stabili e operose perché costruite su scelte condivise e non su uno stato di necessità. Devo dire sinceramente di credere poco alla formazione di un terzo polo». E venendo al tema delle alleanze, Cesa ha aggiunto: «A chi ci accusa di essere ambigui, rispondo che noi non siamo equidistanti e che non stiamo applicando la politica dei due forni. Noi, semplicemente, stiamo mettendo gli altri alla prova, stiamo ponendo sia il Pdl che il Pd dinanzi alle loro responsabilità, per capire dove e con chi sia possibile costruire un solido futuro per il sistema Paese».

Poi, anche in vista delle elezioni europee del 2009, ha affrontato il tema delle alleanze: «La ricetta che noi dobbiamo proporre è quella di una semplificazione del quadro politico che si concili con la governabilità e con il pluralismo e che per questo si arresti un passo prima di compromettere l’equilibrio democratico». E ha precisato: «Non entreremo mai in coalizioni o governi locali insieme a forze di sinistra». Tuttavia, non ha mancato di aggiungere: «La tornata amministrativa del 2009 sarà di ampie proporzioni e dovrà vederci inseriti necessariamente in una logica di alleanze su tutto il territorio nazionale». D’altronde, anche Pier Ferdinando Casini – parlando a Todi lo scorso fine settimana – aveva detto che “ non siamo mica frati trappisti” riferendosi alla necessità di non rimanere isolati politicamente e di dover scegliere (“caso per caso”) con chi stringere alleanze. Sul dialogo con il governo Berlusconi Cesa ha nuovamente ribadito la posizione del partito «che è anzitutto di disponibilità a quelle riforme e a quegli interventi strutturali di cui il paese ha assoluto bisogno per uscire dalla difficoltà in cui si trova.

Sta in questo la nostra “opposizione repubblicana”, nella capacità di distinguere tra le cose che non vanno e sulle quali bisogna dare battaglia a maggioranza e governo, e quelle che invece vanno sostenute, senza ipocrisie e senza pregiudizi, nell’interesse esclusivo del paese, anche se a proporle è Berlusconi. È proprio per questo che abbiamo confermato, di recente, la nostra disponibilità a concorrere ad una seria riforma della giustizia o a misure intelligenti a favore della sicurezza degli italiani».

Poi si è soffermato sul futuro del partito e sul suo rapporto con i movimenti che hanno dato vita al gruppo parlamentare dell’Unione di Centro e che si stanno preparando ad una fase costituente: «Io sono segretario nazionale dell’Udc - ha affermato - e mi trovo per questo, come tutti voi che di questa forza siete la classe dirigente, a ricoprire un duplice, delicato ruolo: rappresentare uno dei cinque partiti sopravvissuti al cataclisma elettorale di aprile, ma essere anche al vertice della forza politica che ha avviato e sostiene il processo costituente per andare oltre se stessa e creare qualcosa di nuovo nel panorama politico italiano».

Cercare, quindi, qualcosa di nuovo nel panorama politico italiano è l’obiettivo che l’Unione di Centro si deve porre. «In questo senso – ha poi affermato Cesa - mi pare di poter sottolineare la presenza di elementi di difficoltà tanto nel Pdl quanto nel Pd che certamente non vanno enfatizzati, ma che danno un senso più concreto al percorso dell’Udc per rafforzare se stesso e procedere verso la Costituente di centro». D’accordo con il segretario politico anche il leader dell’Unione di centro Pier Ferdinando Casini che, conversando con i giornalisti prima della direzione nazionale del partito, ha anche annunciato che avvierà «un’iniziativa estiva, una sottoscrizione popolare per reintrodurre il sistema delle preferenze nella legge elettorale nazionale» ed in tal senso ha aggiunto che «non c’è meccanismo peggiore che pensare ad una classe politica nominata dall’alto». A chi gli chiedeva, infine, un’opinione sulla ventilata reintroduzione dell’immunità parlamentare Casini si è detto «perfettamente d’accordo con i presidenti Gianfranco Fini e Renato Schifani: non è questo il problema degli italiani».


martedì 5 febbraio 2008

CONCLUSA LA RACCOLTA FIRME: ESITI

Come si é conclusa la raccolta a Prato
Si é conclusa a Prato la raccolta delle firme che, autenticate e certificate, sono state date al responsabile regionale.
Un'iniziativa che é stata l'occasione di serio impegno politico, nel senso più nobile del termine, per molti giovani che sin dall'inizio hanno aderito al comitato pratese, alternandosi ai Gazebo, organizzando la cena per la raccolta fondi, per la distribuzione del materiale pubblicitario.
Non può che andare a questi un grazie particolare e più precisamente al Movimento Giovani Pratesi e ai Giovani dell'udc per l'impegno e per la tenacia dimostrata.
Accanto a questi meritano un plauso particolare i Consiglieri Biscotti, Caverni, Raciti, Vasco, Banchelli, Taiti che hanno permesso, con la loro assidua presenza, l'autentica delle numerose firme raccolte, così come Daniele Luchetti e Virrotio Giugni, per l'attendo lavoro di organizzazione e di cordinamento svolto ai fini della buona riuscita della raccolta.
Nomino ora solo alcuni, ma ovviamento meritano un riconoscimento particolare tutti coloro che hanno partecipato contribuendo anche solo con l'accostamento del loro nome a questa iniziativa.
Siamo riusciti a raccogliere ben duemila firme, ma abbiamo interessato e sensibilizzato decine di migliaia di cittadini, su un tema certo non facile, in ragione della suo elevato contenuto "tecnico", ma essenziale per la vita democratica non solo della nostra regione, ma anche in previsione della nuova legge elettorale nazionale.
Basti ricordare le due conferenze stampa, i due servizi delevisivi su Tv Prato e Toscana Tv, gli articoli sulla stampa locale in occasione di ogni evento, oltre la distribuzione di materiale cartaceo.
Una battaglia libertà che nel nostro piccolo ha unito persone e associazioni provenienti da storie e percosrsi differenti e che costituisce senz'altro un importante risultato.


Come si é conclusa la raccolta regionale?
A Dicembre viene promulgata una legge regionale sul regolamento referendario che abroga la legge precedente, senca prevedere alcuna norma transitoria che salvi le iniziative in corso.

Mi limito in questa sede a riportare l'articolo uscito sulla stampa, lasciando al lettore ogni commento:

"NORMA TOSCANA VANIFICA NOSTRO LAVORO"
29/01/2008 - 15:30 - "E' grave che la nuova legge regionale sui referendum annulli un procedimento già in corso e vanifichi la nostra raccolta firme per l'abrogazione della legge elettorale toscana". Lo ha detto il capogruppo Udc in Consiglio comunale di Firenze, e promotore dell'iniziativa referendaria, Mario Razzanelli riferendosi alla nuova legge in materia di referendum regionali in vigore dallo scorso dicembre. Una norma che, per Razzanelli, "affossa la nostra iniziativa" che invece ha permesso di raccogliere 28 mila firme, ed impedisce lo svolgimento del referendum. Razzanelli ricorda come "il 24 gennaio avremmo dovuto consegnare le firme, ma non abbiamo potuto farlo. Il 3 dicembre abbiamo infatti chiesto al Consiglio regionale di consegnarci nuovi moduli vidimati per la raccolta perché avevamo terminato i primi 10 mila. Il 20 dicembre ho chiesto dei fogli al responsabile del procedimento rispondendomi che avrebbe provveduto l'Ufficio di presidenza a farmi sapere. Il 27 dicembre - ha spiegato ancora - il presidente del Consiglio regionale Riccardo Nencini mi ha comunicato per scritto che la raccolta delle firme era azzerata per l'entrata in vigore della nuova disciplina sul referendum regionale che abroga la precedente e non prevede norme transitorie". Razzanelli giudica "un'offesa alla democrazia" la mancanza di norme transitorie e ritiene grave che "il presidente del consiglio toscano abbia aspettato la decadenza della legge per rispondermi. C'é un doppio vulnus democratico - ha concluso - ci rivolgeremo a Tar e Corte costituzionale e chiederemo un ripristino dei termini". (ANSA).

lunedì 28 gennaio 2008

martedi 29 gennaio Conferenza stampa

CONFERENZA STAMPA
del COMITATO REGIONALE

ore 12,00 Giubbe Rosse
FIRENZE, P.zza della Repubblica

venerdì 11 gennaio 2008

Conta e Deposito delle Firme

Ultime battute della raccolta firme per il voto di preferenza.
Lunedi 14 incontro del Comitato alle ore 19,00 (ad oltranza) per organizzare la certificazione presso l'anagrafe e punto della situazione ai fini del loro deposito